Curiosità, detti e massime

Da tutto il mondo ci arrivano curiosità sul mondo dell’aglio e sulla sua storia, eccone qui di seguito alcune:

P.s.: se ne avete altre scriveteci all’indirizzo: info@vessaglio.it

  • Da sempre è considerato un antidoto eccezionale per streghe, vampiri e malasorte.
  • Anche i Romani lasciavano piatti di aglio davanti ai tempietti della dea-strega Ecate , signora dei fantasmi e degli incantesimi.
  • Già nell’antico Egitto era utilizzato come farmaco e stimolante, i Faraoni lo facevano mangiare agli schiavi per fargli sopportare la fatica e farli lavorare di più.
  • Alimento base per gli Ebrei, ai quali era proibito il consumo prima di mezzogiorno, i testi biblici riferiscono che rappresentò una delle privazioni più sentite dal popolo eletto durante la traversata del deserto
  • In Grecia, gli atleti lo utilizzavano come “stimolante” prima delle gare (una sorta di doping).
  • Alessandro Magno dedicò la pianta agli dei della guerra. Aristofane (IV sec. a.C.) scrive: “Ora ingoiate questi spicchi d’aglio. Imbottiti d’aglio troverete maggiore ardore nel combattere”.
  • “Preferirei puzzassi d’aglio! “ esclamò l’imperatore romano Vespasiano quando passando in rassegna le sue truppe odorò nell’aria il dolce profumo che un soldato emanava, infatti, ad un rude soldato si addiceva molto più l’odore dell’aglio piuttosto che quello di una essenza profumata!
  • Nel medioevo, il “dottore della peste” (che però curava anche altro), nel lungo becco della sua sinistra maschera, oltre che profumi ed unguenti, soleva mettere un misto di aglio ed erbe balsamiche per proteggersi dalle infezioni.
  • Nello stesso periodo, era già ritenuto un afrodisiaco naturale, si pensi che nei monasteri era proibiti proprio parcheggio ritenuto un eccitante sessuale.
  • Fin dall’antichità si usava mettere al collo dei bambini una collana d’aglio per proteggerli dai parassiti intestinali.
  • In Guascogna si battezzavano i bambini sfregando loro uno spicchio di aglio sulla lingua.
  • Durante la seconda guerra mondiale, i russi, avevano nel loro zaino l’aglio, da utilizzare come disinfettante per le ferite.

Detto tra noi….

  • L’aiu u fa drissà u battaiu (l’aglio fa addrizzare il pene) detto paesano.
  • L’aglio deve sentir suonare le campane (detto che significa che non si devono sotterrare i bulbilli (la semenza) dell’aglio troppo profondi.
  • Se ogni bugia sapesse d’aglio, sulla terra non si potrebbe respirare (Proverbio inglese)
  • Cinque cose si dicono dell’aglio: soddisfa, riscalda il corpo, fa splendere la faccia, aumenta il liquido seminale e uccide il verme solitario. (Talmud)
  • Voglio bene al tuo naso che m’inquadra al volo e infallibile emette la sentenza: “Aglio”. (Erri De Luca)
  • Chi mangia aglio campa gli anni di Noè. (Proverbio contadino)
  • L’aglio è la farmacia dei contadini. (Proverbio)
  • Se hai male alla panza mangia aglio in abbondanza; se hai male alla testa aggiungi aglio alla minestra. (Proverbio)
  • Il mortaio sa sempre d’aglio. (Proverbio ligure, ossia non si possono nascondere le vere origini sociali né il carattere)
  • Sei partito aglio, e sei tornato cipolla. (Proverbio sardo, ossia non è che sei cambiato molto, anzi forse sei peggiorato)
  • “Non piangere” – disse l’aglio alla cipolla. “Non fiatare” – rispose la cipolla. (Violetta Serrel)
  • Casa mia, donna mia, pane e aglio, vita mia. (proverbio toscano)
  • Dàgli, dàgli, le cipolle diventano agli.
  • L’aglio è la speziera dei contadini. (proverbio toscano)
  • L’aja l’è le spessiàri d’i paisan. (proverbio piemontese)
  • Tegner eun per eun co’ d’ai (considerare uno una testa d’aglio) significa non tenerlo in alcuna considerazione (proverbio cremonese)
  • Plus on pile l’ail, plus il  sent mauvais, più si pesta l’aglio, più lui puzza; fatica sprecata, insomma. (proverbio francese)
  • E’ figlio dell’aglio? Allora deve puzzare inteso nel significato morale che i vizi, come le cattive abitudini, si tramandano di padre in figlio (proverbio di Altamura)
  • M’hai venduto aglio per aglio, derivato dal  termine di giurisprudenza alio per alio (da alius), una cosa per l’altra.

Il medico della peste